Le persone, come le rane, saltano via dall’acqua bollente, ma si adattano all’acqua tiepida. L’importante, secondo i possibili governi autoritari, e scaldargli l’acqua pian piano.
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Cari condittadini,
Avete presente il principio della rana bollita? Se si, saltate il prossimo paragrafo e andate subito a quello seguente … sia che siate appassionati di politica internazionale o semplicemente tra quelli che, dalle nostre parti, cercano un bar aperto di sabato, di domenica (o non sia mai di Lunedi). Ancora di piu’ se, come me, fate parte di entrambe le categorie!
Allora, per chi non lo sa, la rana, se immersa in acqua calda, abbastanza calda da esserle dannosa, salta via, con un semplice, e neanche troppo faticoso, colpo di reni. Fin qui tutto bene, .. specialmente per la rana! Ora pero’, e’ provato che la stessa rana non ha la percezione del cambio di temperatura, graduale, dell’acqua. Dunque, se la mettiamo in acqua tiepida lei non ha nessuno stimolo di saltare via, ma anzi ci si trova talmente bene al punto di rilassarsi e sguazzarci beata. Il trucco, per farla rimanere li’, e’ quello di scaldare l’acqua … a fuoco lento. Quando l’acqua raggiunge la temperatura critica, la rana, sempre piu’ indebolita da questo piacevole bagnetto caldo, non ha piu’ la forza di saltare via. E li, purtroppo per lei rimane, … finche’ non arriva lo chef francese … eccetera, eccetera!
Allora cari concittadini, a parte il fatto che a me le rane piacciono pure (come mi piacciono le escargots, e una serie di parti di animale di fronte alle quali la gente “normale” di solito inorridisce) io a bollirne una, dico la verita’, non ho mai provato. Eppure la teoria e’ cosi diffusa che qualcuno deve averlo anche fatto. Ma piu’ che altro, a parte preoccuparsi della sorte della povera rana, questo principio e’ stato adattato ai comportamenti umani, sia singoli (nelle relazioni di coppia), sia sociali (nei comportamenti collettivi), via via fino alle relazioni tra stati. In molti attribuiscono l’uso politico di questa teoria a Noam Chomsky, sociologo dell’MIT di Boston: io, da giornalista, l’ho anche incontrato piu’ volte, e non mi e’ mai sembrato un friggitore di rane! Eppure, se applicata alla societa’, la teoria funziona perfettamente, specie quando si tratta di principii antidemocratici che precedono svolte autoritarie.
La storia infatti e’ piena di nazioni, compresa la nostra, che (neanche un secolo fa) hanno sguazzato nell’acqua che diventava sempre piu’ calda (ma con i treni che arrivano in orario) e che poi per saltarne fuori, hanno dovuto aspettare gli americani che prima ci liberassero e che poi pagassero la ricostruzione di una patria completamente distrutta! E ahime’ di questo principio e’ anche piena l’attualita’, specie da quando Donald Trump ha ripreso in mano, e stavolta anche saldamente, le redini del governo USA.
Per una volta, cari concittadini non parlero’ degli americani, (nonostante io sia da 15 anni uno di loro), perche’, nonostante lo conoscessero, e dopo esser stati messi in guardia dalle sue possibili intenzioni, l’hanno votato in massa. Dunque, se adesso lui e i lecchini di cui si e’ circondato, stanno rapidamente distruggendo lo Stato Federale, Pentagono compreso, un po’ se lo meritano pure. E se Elon Musk, che nessuno ha mai votato ma che tutti sapevano che ci sarebbe stato, con in mano una motosega urla “motosega”, per vantarsi dei tagli “allucinanti” che sta facendo in tutti i ministeri e enti governativi possibili, si meritano anche lui. Qui l’acqua adesso la stanno scaldando molto in fretta … vediamo se si decidono a saltare fuori o se continueranno a sguazzarci finche Trump diventera’ presidente a vita, proprio come ha fatto il suo amico Vladimir Putin. Ma io, per una volta, voglio parlare con il passaporto italiano, e dunque Europeo, in mano, pronto ad usarlo per rientrare in patria! Dunque cari concittadini parliamo di politica estera!!
Ora, la potenza che ci ha salvato e ricostruito, sta facendo e fara’ tutto il possibile, ormai e’ chiaro, per mettere noi, e i nostri connazionali Europei, da parte. Le richieste di aumentare il budget per la difesa ai vari paesi d’Europa sono solo una scusa: prima era il 2 per cento, adesso e’ arrivato al 5, e chissa’ dove andra a finire. Nel frattempo poi arrivano tariffe sul commercio, che. se non faranno bene all’America, come dicono tuti gli economisti, di sicuro non faranno bene neanche a noi. Poi Trump riscrive la storia come pare a lui, dando del dittatore a Zelensky e accusandolo di aver iniziato lui la guerra contro la Russia.. dunque tutti fuori dei negoziati sulla pace, compreso Zelensky stesso, a meno che decida di regalare meta’ delle sue terre rare agli Stati Uniti. Alla fine a parlare saranno Trump e Putin che, dopo 3 anni di isolamento, adesso e’ pronto a rientrare nel consesso delle nazioni, ridare la bandiera ai suoi team sportivi, avvelenare gli oppositori come fossero topi, e risentirsi con i presidenti di altre nazioni come Sergio Mattarella perche’ si permettono di dargli – giustamente, aggiungo io – del nazista!
Il problema, cari concittadini, e’ che L’Europa per troppo tempo si e’ cullata nell’acqua tiepida dell’avere l’America come alleato, anche quando, 8 anni fa, aveva gia’ visto di che pasta era fatto Trump. C’e’ poco da fare, le corti di giustizia internazionali, cosi’ come le decisioni di politica estera, non servono a niente se dietro non c’e’ un esercito. E l’Europa, nonostante la popolazione e la ricchezza totale, un esercito non ce l’ha avuto mai. Io questa cosa la dico e la scrivo da tanto tempo, e adesso forse e’ la volta buona. Per fare la voce grossa, ci vogliono due cose: un governo che decida in modo rapido e, ripeto, un esercito dietro che lo faccia rispettare. Da laureato in scienze politiche io ancora non so come funziona il governo europeo. So solo che: ci vorrebbe la motosega di Musk per sfrondare tutta un serie di sprechi e di enti inutili; smettere di far decidere all’unanimita’ (cosi uno come Orban rimane al posto suo); e soprattutto, e sono tre volte che lo dico solo in questo paragrafo, un esercito comune e indipendente in modo tale che, Russia, Cina, e anche perche’ no, l’America, ci rispettino davvero. Macron, che in realta’ parla di esercito Europeo gia’ da un pezzo, ci sta riprovando. Forse e’ gia tardi, ma non abbiamo scelta. O saltiamo fuori, adesso, o, con staterelli di medie dimensioni alla merce’ delle grandi potenze, facciamo la fine della rana.
E in senso piu’ locale (visto che ve l’avevo promesso) anche i proprietari dei bar di Fabriano e dintorni (e i loro camerieri) si sono cullati per anni (anche quando le lavatrici, le cappe, e adesso anche la carta, non le fa piu’ quasi nessuno) su quei fondi che in Italia vengono chissa’ da dove ma che continuano a mantenere una cittadinanza in vita. Anche li’ sapevano cosa sarebbe successo, e anche li’ non hanno fatto niente, senza pensare che tenere i bar chiusi quando in giro potrebbero esserci turisti fa male sia alla citta’ che a loro: sia ai proprietari dei locali che non si impongono, sia ai camerieri che cacciano la gente solo perche’ e’ ora di pranzo o di cena. Tanto prima o poi i sussidi finiscono, i bar chiudono del tutto, e a quel punto mi piacerebbe sapere che cosa mangeranno sia gli uni che gli altri sia a pranzo che a cena. Certo anche qui comincia ad essere un po’ tardi. Ma anche in questo caso o si salta fuori dalle abitudini, ormai assolutamente fuori moda, o la fine della rana, a digiuno, rimane l’unica possibile.