Come il Covid-19 ci ha fatto tornare indietro di tre secoli
“Il Solo scopo per cui si puo legittimamente esercitare un potere su qualunque membro di una societa’ civilizzata contro la sua volonta’ e’ per evitare un danno ad altri. … per gli aspetti che riguardano solo lui, la sua indipendenza e’ di diritto assoluta: su se stesso, sulla sua morte e sul suo corpo, l’individuo e’ sovrano” – La frase e’ di John Stuart Mill, filosofo inglese del 19 esimo secolo annoverato, a pieno diritto tra i padri della societa’ liberale moderna. Un pensiero nato con i “lumi” del 700 e smussato nel secolo successivo dagli spigoli piu’ aguzzi e deleteri emersi durante la Rivoluzione Francese.
Bello, no? Bello, si! Peccato che in Italia e’ bastato un virus per farci tornare indietro di almeno tre secoli, a quando il sovrano “illuminato” (ma illuminato de che? .. e da chi? .. muah!), con la scusa di sapere cosa fosse meglio per loro, costringeva i sudditi a fare quello che invece faceva comodo a lui, e ai quatto nobili che, con lui, tiravano le fila dello Stato. E per fortuna che al tempo non c’erano le “app” altrimenti sai che belle sessioni di tortura per chi non le scaricava!
Tutto ‘sto preambolo cari concittadini (condito, per la terza volta in due mesi da aforisma celebre – giuro che la smetto, ma stavolta ci stava proprio bene) e’ solo per esprimere il fastidio, quasi fisico, che mi provoca, pur non vivendo li, il “lockdown” Italiano, a cominciare dal nome, inglese, tanto per cambiare. Anzi mi meraviglio che non si parli anche di “social distancing” (forse perche sono ben due parole – una e’ addirittura un gerundio – e per giunta con un sacco di consonanti).
Magari fosse solo il nome: guardando il TG1 del giorno di Pasquetta (solo per citare l’esempio piu’ eclatante) era chiaro che l’italia fosse in guerra ma non si capiva bene con chi: pattuglie, elicotteri, droni, centrali operative, agenti armati: tutti intenti a scovare i “pericolosi criminali” e a sventarne i “piani diabolici,” tipo .. fare due passi in spiaggia da soli, andare nella loro casa in montagna con moglie e figli, ed altri simili “attentati dinamitardi”! Il tutto pagato con soldi pubblici, che non ci sono, e che adesso servirebbero a mille, anzi a un milione, di altre cose.
Magari quella stessa “intelligence” (si fa per dire) l’avrebbero potuta anche usare per identificare i poveracci che lavorano in nero e che, non risultando in alcun registro, non riescono neanche a usufruire degli aiuti pubblici, invece che per dare la caccia a chi dopo due mesi di clausura in un monolocale senza balcone, magari con figli disabili, o genitori con l’Alzheimer, va a prendersi una boccata d’aria senza il lasciapassare! O no?
Nella nazione dove (specie in questo frangente) sono felice di vivere – anche perche’, conoscendomi, in Italia mi sarei gia’ messo varie volte nei guai – di virus ce n’e’ altrettanto che in Patria; magari anche di piu’. E New York, da buona capitale del mondo qual’e’, e’ diventata purtroppo anche epicentro mondiale del Covid. Cio’ nonostante, Andrew Cuomo, governatore dello Stato omonimo, che tra l’altro sta gestendo brillantemente l’emergenza, continua a ripetere: “Io spiego i fatti e indico la strada da seguire: non posso mica multare o arrestare 19 milioni di persone!”.
l’Italia, invece, ha provato esattamente a far questo. E proprio come succede con le tasse, e’ stata un escalation: per colpa di qualche furbetto (e sono comunque una minoranza) che ha scambiato la “possibilita’ di uscire” con una “licenza di grigliare”, lo Stato, invece di andare, con tutti i mezzi che la legge permette, a dare letteralmente in testa quelle griglie (con la carne e tutto) a chi se lo meritava, (proprio come dovrebbe fare con gli evasori), ha preferito continuare a stringere le maglie della quarantena attorno al collo dei poveretti che di uscire, senza far danno a nessuno, avevano bisogno davvero.
Ripeto cari concittadini, conoscendomi, in Italia mi sarei gia’ messo abbondantemente nei guai:
tanto per cominciare, scrivendo questo articolo prima del 4 maggio, avrei commesso “apologia di reato” o “oltraggio a pubblico ufficiale” e chissa’ quante altre menate presenti nel Codice Penale di una nazione talmente intrisa di garantismo da intestare le piazze a chi carica i carabinieri con i tubi innocenti e di converso arrestare commercianti e benzinai che dopo sei o sette rapine arrivano a farsi giustizia da soli. Un paese – mi dispiace dirlo – con la coscienza storica sporca, sia a destra che a sinistra, al punto da saltare a pie’ pari il ventesimo secolo, a scuola, per paura che venga politicizzato e poi lamentarsi che il 25 Aprile non e’ ancora la “festa di tutti”.
Tutte cose che negli Stati Uniti, dove la liberta’ di espressione e’ garantita in ogni sua forma dal primo (si noti bene, il Primo) emendamento della Costituzione, non esistono! Come e’ giusto che sia, in una nazione fondata sui principi dell’illuminismo – quello vero. Cosi’ come e’ giusto che ci siano le proteste – sacrosante di principio a prescindere da quanto insensate – anche in tempo di Covid. Ma le grigliate, no! Di quelle si ha notizia solo in Italia … e non che gli americani in fatto di carne ai ferri siano secondi a nessuno!
Non so quanto si intendesse di griglie Cesare Beccaria: di lui so solo che rimane a tutt’oggi uno dei giuristi piu’ influenti al mondo, e che nel 1765, in pieno secolo dei lumi, scriveva: “Il piu’ sicuro, ma piu’ difficile, mezzo di prevenire i delitti e’ quello di perfezionare l’educazione”. Vedete cari concittadini, a conti fatti, quando dico che il Covid ci ha fatto tornare indietro di tre secoli non e’ che mi sbagli di tanto.
E adesso, via, … tutti a scaricarsi l’app!