Dall’attentato alla caccia all’uomo. Una settimana tragica per la città statunitense che rischia di concludersi in un altro bagno di sangue.
BOSTON – Coprifuoco! In tutta la città, compresi i sobborghi. Boston si sveglia con l’ordine di non uscire di casa, e di non aprire la porta se non a poliziotti in divisa. In corso una massiccia caccia all’uomo per catturare – e probabilmente uccidere – il secondo dei due sospetti autori dell’attentato di lunedì scorso alla maratona di Boston.
Il primo è stato ucciso nella notte dopo un’altrettanto drammatica caccia all’uomo iniziata nel campus del Massachussets Institute of Technology (MIT) con l’uccisione di un agente, poi una fuga in macchina verso il sobborgo di Watertown e uno scontro a fuoco reso ancora piu’ rischioso dal fatto che l’attentatore avesse su di sé un congegno esplosivo – il tutto, praticamente in diretta TV sull’affiliato locale del network NBC.
I due – identificati come Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev, due fratelli Ceceni di 26 e 19 anni (il secondo dei quali sarebbe ancora in fuga) probabilmente integralisti islamici – erano stati già inchiodati dalle immagini diffuse dall’FBI ieri pomeriggio e indicati come i possibili autori dell’attentato. Le migliaia di foto scattate e video girati da privati del giorno della maratona hanno fatto il resto. Il cerchio si è chiuso intorno ai due in poche ore e al momento il timore di autorità e cittadini è che come spesso accade in questi casi il terrorista braccato scelga di farla finita nel modo più distruttivo ed eclatante possibile.
…e un settimana cominciata con un insospettato bollettino di guerra è destinata a concludersi sulle stesse drammatiche note.