I Grandi Fabrianesi – Uno dei cento!

Presenza nel libro di Aldo Pesetti come uno dei piu’ grandi fabrianesi della storia.

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Di Aldo Pesetti

Per ventitre anni ha raccontato nel canale intemazionale Rai Italia gli italiani d’America agli altri italiani nel mondo. I suoi oltre mille servizi – firmati e andati in onda in tutto il mondo – rappresentano tutt’oggi l’archivio piu ricco di tutti i tempi sugli italiani d’ America. Una carriera che, insieme alle varie iniziative a cui ha partecipato nel tempo libero a favore della comunita’ italiana di Boston, gli e valsa il Cavalierato della Repubblica ltaliana. Oltre a tutto cio, Stefano Salimbeni e’ molto conosciuto a Fabriano e dintorni per essere l’anima della band di rock “agro-demenziale” Motozappa.

Nel 1996, dopo la laurea in Scienze Politiche all’universita’ di Bologna, egli ha conseguito il master in giornalismo negli Stati Uniti alla Boston University. Da allora non ha mai lasciato la capitale del Massachusetts se non per brevi periodi di tempo: il piu lungo otto mesi per lavorare come redattore all’ “Italy Daily”, supplemento italiano dell’International Herald Tribune (Oggi International New York Times) pubblicato dalla Rizzoli di Milano in collaborazione con il Corriere della Sera. Da Boston, campo base e punto di partenza di periodiche peregrinazioni negli Usa, ha collaborato come reporter, e all’occorrenza come producer, con la Rai, Radio Televisione Italiana. In particolare dal 2000 ha prodotto servizi a tema italiano o italoamericano di lunghezza variabile (dai 2 ai 30 minuti a seconda del programma) per Rai International (dal 2008 Rai Italia). Nel frattempo ha anche prestato la sua opera a varie produzioni Rai, dal “Superzap America” (1999), una sorta di video-rassegna stampa quotidiana delle notizie trattate dai telegiornali USA trasmessa dalla neonata RaiNews24, alla copertura per i Tg nazionali, in veste di producer, dei grandi eventi come le elezioni presidenziali (2004 e 2008), lo scoppio della guerra in Iraq (2003) e la tragedia dell’11 settembre (2001).

Non pago della “gloria televisiva” Stefano non si e fatto mai mancare la carta stampata: “Anche se ormai gran parte del giornalismo scritto succede su internet, a me piace ancora chiamarla cosi” specifica in una delle sue interviste rilasciate. Nel poco tempo lasciatogli a disposizione dalla TV, mezzo con cui fu amore a prima vista, ha cercato di mantenere vivi contatti e collaborazioni con le varie testate con cui collaboro ad inizio carriera. Primo tra tutti il “Post Gazette”, storico settimanale italoamericano d. Boston in lingua inglese, e “America Oggi” il quotidiano in lingua italiana stampato in New Jersey. Dal 2011, Stefano ha inoltre condotto una prolifica collaborazione con Famiglia Cristiana, settimanale nazionale di grande prestigio e tiratura. sul cui sito web e sulle cui pagine, di rivista “non pettegola” piu’ letta d’Italia, figuravano con cadenza settimanale le sue “riflessioni americane”. E piu’ o meno nello stesso periodo ha cominciato a collaborare con la rivista il “Bostoniano”, costola locale dello storico mensile Italoamericano “Tra Noi”, diretto dal collega e amico Nicola Orichuia, per il quale ha raccolto ogni mese il profilo di un personaggio italiano degno di rilievo. Non da ultimo “L’ Azione”, settimanale locale di Fabriano, dove in eta’ non sospetta mise le sue prime firme e al quale non dimentica di mandare – anche se non spesso quanto vorrebbe (sempre parole sue) – reportage “tn prima persona”. In questo senso, di prossima pubblicazione sara’ il libro “Cari Concittadini”, una raccolta di oltre 20 anni di corrispondenze americane (ma non troppo) di un giornalista fabrianese Doc.

“Da sempre ho voluto fare ii giornalista di professione, e da tanti anni lo faccio davvero” conclude Ste­ fano. “E la cosa piu bella e che ho fatto tutto da solo. Non devo ringraziare nessuno se non i miei genitori, Ezio e Sisa, che non mi hanno mai imposto – anche se spesso avrebbero potuto farlo – di mollare e di ‘trovarmi un lavoro serio “‘.

LA CURIOSITA DEL PERSONAGGIO

Nonostante la carriera giornalistica e la continua esposizione mediatica, Stefano Salimbeni a Fabriano e nel circondario e’ anche famoso come cantante e “front man” dei “Motozappa”, la band di gran lunga piu’ longeva, apprezzata e produttiva della zona. Con la definizione di Rock “agro-demenziale”, il gruppo formato da sei persone – tra cui l’ amico di sempre, Giorgio Stroppa, l’altro compositore dei testi – utilizza non solo il dialetto ma anche i costumi e le consuetudini locali per descrivere i temi del momento, da internet fino al “politicamente corretto”, senza dimenticare gli eccessi alimentari di una terra dove il maiale e i suoi derivati regnano sovrani. Storie fatte di radici contadine aggiornate agli anni Duemila, il tutto portato in scena da oltre trent’anni. Tra le tante esibizioni che li hanno visti protagonisti in teatri, palazzetti, birrerie e sagre di paese, indimenticabile rimane la performance record del “Tour agricolo 2009”, che in un solo giorno, a bordo di un carro trainato da trattore, ha toccato 18 frazioni fabrianesi con 10 concerti live e bagno di folla finale in Piazza del Comune a Fabriano. I dischi all’attivo sono finora cinque, dai titoli quanto mai evocativi: “Del maiale non se butta via niente” (1999), “Fate finta che non ve divertite” (2002), “Santozappa” (2007), “Fa scintille sulla legna” (2011), “La pista” (2018). “E quasi frustrante che dopo aver studiato e lavorato tanto la gente mi riconosce per le bambocciate che faccio e dico sui palchi” scherza Stefano. “Eppure anche i motozappa sono parte integrante del mio essere: tanto per cominciare ti costringono a pensare “locale” anche se sei dall’altra parte del mondo, e alla fine sono anche uno dei motivi per cui da trent’anni, appena ho un minuto di tempo e due soldi da spendere, prendo un aereo e torno a casa!”

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