Nel Mid Term Americano, vince la Democrazia! – L’Azione

L’onda rossa non c’e’ stata nel Mid-Term Americano: l’errore nei sondaggi!

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Cari Concittadini

Visto che ci lamentiamo tanto dell’Italia, vi ricordo, tanto per cominciare, una cosa:

gli americani hanno finito di votare l’8 novembre scorso, come sempre di martedi’ (poi si lamentano che votano in pochi. Magari votare nel weekend? Ma questo e’ materiale per un altro articolo!). Ora per sapere quale partito controllasse il Senato ci hanno messo fino al sabato sera. E per la Camera dieci giorni. Cioe’ il giovedi seguente ancora non si sapeva – almeno ufficialmente – chi la controllasse. (Quando ogni stato si fa le regole per conto proprio e’ chiaro che diventa difficile contare i voti specie quelli giunti per posta e arrivati il giorno stesso delle elezioni. E dovrebbe far riflettere quelli che da noi si riempiono la bocca di federalismo! Ma anche questo e’ materiale per un altro articolo).

In questo di articolo, invece, parliamo di elezioni. Chiaramente quella di due settimane fa non era un elezione presidenziale, ma una di quelle dette di “medio termine”, cioe’ indette a meta’ mandato del presidente in carica, con le quali si scelgono due terzi dei 100 seggi del Senato e tutti i 435 seggi della Camera dei Rappresentanti (o dei deputati come diremmo noi). Di solito il partito del presidente in carica, che nel frattempo e riuscito gia’ a deludere gli elettori, le perde. E fin qui tutto bene. 

Questa volta pero’ c’era il sospetto che Joe Biden e i suoi democratici non solo le perdessero, ma che il suono degli schiaffoni dati dai repubblicani – molti dei quali trumpiani ancora non convinti del risultato di due anni fa – sarebbe risuonato in tutto il mondo, con tutto il suo corollario di conseguenze sulle regole del gioco democratico.  Proprio qui, in America, dove da 250 anni a questa parte si e’ sempre giocato – lealmente, e ci si e’ sempre vantati di essere un faro in questo senso per il resto del mondo.

Cari concittadini, visto che siete distratti da una serie di problemi seri (crisi post pandemia, guerra in ucraina, bollette alle stelle, inflazione galoppante ecc.) vorrei ricordarvi che fino a due anni fa qui c’era un presidente, Donald Trump, che – dopo averne fatte di tutti i colori –  come ultimo atto di antidemocrazia ha aizzato un gruppo bello sostanzioso di sostenitori a marciare sul governo nel giorno in cui il suo vice presidente Mike Pence stava ratificando, davanti alle camere riunite, le elezioni da lui perse (senza mai accettarne il risultato) due mesi prima. “Impiccate Pence” cantavano mentre rompevano i vetri e battagliavano con i poliziotti prima di invadere la Camera dei Deputati.

Ve lo ricordate quello con le corna finte? Ok quelli erano!  Ora non voglio dilungarmi in dettagli burocratici, ma mentre molti di questi sono andati – giustamente – in galera, la nazione almeno nel racconto dei media e dei “maledetti” social network (che qua come altrove hanno finito di rovinare la politica per sempre) si e’ divisa sempre di piu’, praticamente in due fazioni non solo che non parlavano fra loro ma che quasi dovevano sempre dire il contrario esatto dell’altra per non essere scambiate per collaborazioniste. Una delle quali guidata proprio dall’ex presidente Trump che non solo non e’ andato – come avrebbe dovuto – in galera per primo, ma che ha sostenuto una lunga serie di quelli che chiamano “negazionisti” e li ha aizzati contro i candidati democratici per prendergli il posto nell’ultima elezione. Il tutto resogli piu’ facile da uscita rovinosa dall’Afghanistan, inflazione e caro prezzi (quelli ci sono anche qui), le esagerazioni della sinistra sul politically correct, e, non da ultimo, dall’Eta’ del Presidente Biden che gli anni ormai purtroppo li dimostra tutti.  

Dunque fino a tre settimane fa qui si parlava solo di Onda Rossa (il rosso, qui, e’ il colore dei Repubblicani). I Democratici con paura di perdere in modo drammatico entrambe le camere e i Repubblicani sicuri di vincerle. I sondaggi con la loro sicurezza di essere esatti (anche se sempre piu’ spesso smentita dai risultati veri). E tanti americani con il timore reale di cominciare a perdere la fiducia nella democrazia che, ripeto, da 250 anni rende questa nazione – per carita’ con tutti i suoi difetti – il faro della rappresentanza politica nel mondo. Dopo tutto anche Mussolini e Hitler all’inizio erano stati eletti .. poi abbiamo visto come e’ andata a finire.

E invece, cari concittadini, l’onda rossa non c’e’ stata! Vivaddio!! Dopo i conteggi infiniti, il Senato e’ rimasto Democratico (a maggioranza risicatissima come prima). E alla Camera dove per avere la maggioranza servivano 218 voti, Repubblicani ne hanno ottenuti fino a oggi 222. Dunque si, i Repubblicani hanno la maggioranza alla Camera, ma per andare sotto basta che 4 deputati si prendono l’influenza. Altro che onda rossa!!       

I sondaggi, al solito, hanno sbagliato di grosso e invece di una tempesta perfetta e’ stata una semplice mareggiata. Cosi dopo aver levato un po’ di acqua dalle cantine, per i prossimi due anni continueremo a fare quello che abbiamo fatto begli ultimi due, compresa la politica estera e gli accordi internazionali. E gli unici schiocchi che si sono sentiti sono stati i cinque che si sono dati i democratici tra loro quando hanno cominciato a capire che stavolta il partito del presidente ha “quasi” vinto! Posso dirlo un’altra volta, visto che questo e un giornale cattolico? Vivaddio!! 

Certo, cari concittadini, non sarei un’analista politico da bar se non azzardassi un’analisi. Stavolta pero’ non e’ difficile. I Repubblicani in realta’ non le hanno perse queste elezioni, anche perche’ 18 nuovi senatori sono tanti (specie contro i soli 6 democratici). Sapete chi le ha perse? Donald Trump e il suo esercito di negazionisti, la stragrande maggioranza dei quali NON ha vinto i seggi per cui si era candidata.

La grande maggioranza di Americani moderati, sia a destra che a sinistra – che sebbene ignorata dai media e dai maledetti social e’ comunque quella che decide – e’ andata a votare, in massa (credetemi il 46 per cento alle mid term e quasi un record!). E ha scelto che la democrazia qui deve continuare a vivere. Poi chi vince vince e chi perde va a casa. Pero’ nessuno e’ il demonio, e magari qualche legge si riesce a fare anche con qualche voto dell’opposizione.

E io questa settimana sono di nuovo fiero di vivere qui!

E Trump, direte voi? Beh non essendo abituato ad ammettere le sconfitte ha gia’ annunciato che correra’ di nuovo. L’ha fatto a casa sua a Maralago, nonostante abbia ancora una serie di indagini aperte su di lui. Ed e stato talmente poco convincente che ha gia’ sfugato la figlia adorata Ivanka (che non c’era) una serie di finanziatori, e addirittura la FOX News che dopo un ora di comizio l’ha addirittura tagliato per passare a un dibattito da Studio.

Certo nessuno gli impedira’ di candidarsi, ma difficilmente superera’ le prime fasi delle primarie; ed e’ chiaro che prima il partito se ne sbarazza meglio e’. Dall’altra parte Biden ha risposto che si candidera’ anche lui. Non voglio fare del qualunquismo ma due candidati che insieme fanno quasi 160 anni magari anche no. E questo lo sanno anche gli americani, sia a destra che a sinistra. (E noi che ci lamentiamo tanto stiamo mandando in giro per il mondo un primo ministro 45enne donna, fatto che, a prescindere da quanto piaccia politicamente, non ci fa fare una brutta figura!) 

Ma ce ne occuperemo nei prossimi mesi. Ora qui c’e’ solo da aspettare che la politica si normalizzi di nuovo e che si ricominci a fare un po di democrazia, vera, con i rami del parlamento che parlano tra loro, e ignorando per un po’ i mass media schierati e i telefonini impazziti.

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