Ci sono momenti in cui ‘l’assenza di notize’ dovrebbe fare notizia, scriveva lo storico Michael Kazin sul New York Times di domenica scorsa, riferendosi al fatto che il divario tra gli straricchi e I comuni mortali non stia riempendo a dovere pagine di giornali e palinsesti televisivi, nonostante sia il piu’ alto dal 1929 – dalla vigilia per l’esattezza, della grande depressione.
Intristisce, dunque ma non stupisce che, sui media tradizionali, chi protesta contro questa disparita’ e le istituzioni che la permettono, sia praticamente inesistente. Di fatto ieri sera la polizia di New York ha arrestato e multato almeno 500 manifestanti per aver cercato di bloccare il ponte di Brooklyn e stamattina, domenica, spazio tradizionalmente riservato all’approfondimento politico in TV, era quasi impossibile trovarne notizia, sia sui network generalisti che sui canali allnews, tutti ingolfati di elucubrazioni su potenziali candidati repubblicani e possibile colpevolezza o innocenza del dottore di Michael Jacskon. E I giornali non sono da meno. Un solo articoletto di cronaca sul New York Times, seguito da un piccolo editoriale con tanto colore, un po’ di paternalismo e poco altro. Sul Boston Globe poi, niente di niente nonostante da tre giorni alcuni manifestanti – arrivati venerdi’ sera a un migliaio, secondo le stime – occupino il prato antistante una delle principali stazioni ferroviare della citta’ dove viene stampato.
Si’ perche’ tra l’indifferenza dei mezzi di comunicazione classici – restii anche nel raccontare gli abusi della polizia nei loro confronti – gli indignati (che qua nessuno chiama comunque cosi’) si sono passati parola via Internet e dopo due settimane di “occupazione” di Wall Street ( cosi’ la chiamano ma in realta’ anche li’ e’ un sit-in in un parco) si stanno espandendo da New York a tutta un serie di luoghi-simbolo del potere finanziario nelle maggiori citta’ d’America.
Certo, dall’aspetto dei manifestanti e dai loro slogan – apparsi finora molto di piu’ sui telegiornali RAI che su quelli di CBS, NBC, ABC e FOX messi insieme – si capisce che si tratta ancora di frange radicali della sinistra Americana: giovani, studenti, disoccupati, attivisti, e provocatori assortiti, pratici di computer e social network con molto tempo a disposizione, poco o niente da perdere e soprattutto non rappresentati politicamente da nessuno
Eppure, per quanto vaghe e colorite le lamentele, le loro istanze riguardano un intera nazione in cui i tre milioni di persone che guadagnano di piu’ controllano in totale piu’ ricchezza dei 270 milioni che guadagnano di meno, e dove appena essere state salvate dal fallimento, con 700 miliardi di dollari presi dalle tasse degli americani, banche, e corporation che vi si appoggiano hanno ricominciato a distribuire allegramente compensi, bonus, e pacchetti pensioni milionari ai propri dirigenti.
Il fatto e’ che la crisi non ha ancora colpito in pieno le zone d’America dove vivono e operano I cosiddetti ‘opinion leader’, in particolare I campus universitari attorno ai quali gravitano intellettuali, giornalisti, consulenti politici, ovvero chi da sempre stimola e guida idealmente le rivoluzioni. E che I Mario Rossi, (che qui si chiamano John Doe) che nelle citta’ e nei sobborghi dell’America ‘reale’ stanno perdendo lavoro casa e pensione, mal si identificano in questi ragazzi tutti tatuaggi, piercing e computer portatili. Anzi in molti casi chiamano la polizia quando ne vedono piu’ di uno aggirarsi nel loro quartiere.
Eppure parlano la stessa lingua ed esprimono la stessa frustrazione verso un sistema che concentra la ricchezza uccidendo inesorabilmente la classe media e dunque, secondo loro, il sogno Americano. Navigando su internet – dove fortunatamente c’e’ spazio per tutti – si ha la netta sensazione che ‘Occupy Wall Street’ (cosi’ si sono autobattezzati I contestatori newyorchesi) sia la classica punta di un iceberg, l’inizio – come sempre esagerato, provocatorio e rumorso– di un movimento che con I giusti alleati istituzionali potrebbe assumere, specie in un anno elettorale, proporzioni importanti.